L’ area adiacente Lago di Preola e Gorghi Tondi sin dal 1981 è stata sottoposta a tutela quale bellezza naturale del territorio di Mazara del Vallo.
Il territorio vincolato si estende da Mazara del Vallo a Torre Granitola parallelamente con la costa a circa 1 km di distanza dal mare. Dal 1991 è stata inserita tra le aree naturali protette del Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve e la sua gestione è stata affidata al WWF Italia Ong-Onlus. La riserva è divisa in due zone di tutala: A e B.
Nella zona A le attività di fruizione, i tempi e le modalità di accesso sono regolamentate dall’ Ente Gestore, che predispone e autorizza anche la ricerca scientifica. Nella zona B invece sono consentite le attività agro-silvo-pastorali, mentre sono vietate la caccia, la realizzazione di nuove costruzioni, l’escavazione di pozzi, l’impianto di serre, il danneggiamento della flora e della fauna, l’accensione di fuochi anche se connessi con le pratiche colturali.
All’interno della Riserva insistono 4 laghi di origine carsica perimetrati da canneti e fitta e bassa vegetazione lacustre. Tra gli elementi caratteristici della sua flora, particolarmente rigogliosa nella stagione primaverile, annoveriamo: le orchidee selvatiche, gli anemoni, gli asfoelidi, le margherite, il tarassaco e la scabiosa atropurpurea.
Visibili anche dalla strada provinciale per Gorghi Tondi sono i costoni dominati dalla quercia calliprina, dal leccio, dal lentisco e dal camendrio.
L’aspetto faunistico è connotato dalla presenza di uccelli rapaci. Non rara è la possibilità di poter avvistare il falco di palude, la poiana, il gheppio o l’ upupa. Tra i canneti che circondano le pozze d’acqua trova rifugio l’avifauna acquatica: il tarabusino, rari esemplari di aironi rossi e i comuni aironi cinerini e ancora le folaghe, le gallinelle, i germani reali, i moriglioni, le alzavole, i tuffetti e le marzaiole.
A pelo dell’acqua possiamo trovare una specie protetta a livello comunitario, ovvero le tartarughe palustri; Tra gli aranceti, testimonianza dell’intervento umano, è possibile individuare tane di istrici, ricci e donnole.
Nella stessa zona viene praticata l’apicoltura per la produzione di particolari e pregiati mieli di arancio e eucalipto.