Chiesa Madre (1627)
Chiesa di S.Maria dell’Aiuto della Scala
Chiesa di S.Antonio Abbate e Collegio di Maria
prima domenica di ottobre Festa della Madonna del Rosario
febbraio Sagra dell’olio
ottobre Sagra del ficodindia
Chiesa Madre (1627)
Chiesa di S.Maria dell’Aiuto della Scala
Chiesa di S.Antonio Abbate e Collegio di Maria
prima domenica di ottobre Festa della Madonna del Rosario
febbraio Sagra dell’olio
ottobre Sagra del ficodindia
Chiesa di Sant’Oliva (1643)
Chiesa Madonna delle Grazie (ant 1646)
Chiesa del SS. Sacramento (ant 1716)
Chiesa di Santa Petronilla (1802)
Castello e la Tonnara (1367) ( nella fraz. di San Nicola l’Arena)
Teatro dei Pupi
27 – 29 settembre Festa del SS. Crocifisso
9 – 11 maggio Sagra delle Nespole
Chiesa Madre dell’Immacolata (XVIII sec)
Torre del palazzo ducale (XVIII sec)
Pastificio Tomasello
Chiesa del Collegio di Maria (1737 sec)
Chiesa di Santa Rosalia
18 – 19 marzo Festa di San Giuseppe
seconda domenica di settembre Celebrazioni di Santa Fortunata
Duomo (1090 e ric. dal 1614)
Chiesa di San Benedetto (1615)
Chiesa dell’Annunziata (XVII sec)
Castello (X –XI sec.)
18 – 19 marzo Festa di San Giuseppe
domenica delle Palme U Signuruzzu a cavaddu
ultima domenica di maggio Il Beato Giovanni Liccio
ultima domenica di luglio Festa dell’Assunta
ultima domenica di agosto Festa di san Nicasio
La Riserva, per la natura del suo territorio, offre, a chi ne volesse cogliere gli aspetti più interessanti, la possibilità di osservare da vicino le componenti di ambienti naturali diversi: dalla macchia boschiva, alla prateria, all’habitat rupestre.
Quest’ultimo ospita diverse piante endemiche e rare, cespugli di euforbia arborea e la Bivona – Bernardi, il cavolo rupestre, il ciombolino siciliano, l’olivastro e il leccio.
Le macchie boschive sono costituite ancora da leccio,quercia da sughero e caducifloglie misti ad ornello, acero campestre ed acero tribolo. Il sottobosco è ricco di pero mandorlino,biancospino comune, erica arborea e ginestra spinosa.
Dove il bosco si fa più
rado ecco apparire il lentisco e persino la palma nana.
Come un mare che lambisce questi isolotti di vegetazione arborea ed arbustiva, ecco la prateria che nei tratti più rocciosi ed assolati assume l’aspetto di steppa ed è caratterizzata dai grandi cespi dell’ampelodesma.
Nutrita la popolazione di uccelli, soprattutto rapaci, attirati dall’ambiente rupestre ricco di ripari. Frequente il falco pellegrino, l’aquila reale o il piccolo capovaccaio, chiamato in zona pasqualino.
Nelle zone boschive trovano rifugio le cince, lo scricchiolo, i picchi rossi e i rampichini.
Tra i mammiferi più frequenti la volpe e il gatto selvatico, la donnola e la martora e ancora l’istrice e la numerosa popolazione di lepre appenninica.
4641,43 ha di cui
online 2473,11 in zona A e 2168,32 in zona B
Rappresenta quanto rimane oggi dell’antico bosco di Termini, una foresta di cui oggi sopravvive ben poco. Ben ambientati rapaci e mammiferi.
Sotto il profilo geologico questo massiccio montuoso presenta non soltanto rocce calcaree dovute al sedimentarsi cialis daily use price di gusci canadian pharmacy questions e scheletri di animali nei fondali dell’antichissimo mare dell’epoca mesozoica, ma anche la presenza di pareti silicee, organizzate in lamelle parallele canadian pharmacy narcotics frammiste ad elementi incoerenti (scisti) formatesi per l’accumulo does cialis work with alcohol lentissimo e costante nei secoli di gusci di microorganismi (diatomee e radiolari) e di spugne silicee nei fondali marini. Non solo: su Pizzo Cane, all’interno dei calcari, esistono intrusioni di rocce vulcaniche cialis 10 che canadian pharmacy nexium 40 mg arrivano ad affiorare.
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Principale emergenze paesaggistiche
Grotta Mazzamuto: interesse archeologico.
Grotta Brigli: interesse speleologico.
Grotta del Leone: si apre sul versante Ovest di Pizzo Cane.